lunedì 5 aprile 2021

GLI AGNELLINI CHRIS E MALINDI SFUGGONO ALLA STRAGE PASQUALE

 

La storia a lieto fine di Chris e Malindi, gli agnellini nati dalle pecore salvate dall'Isola di Gorgona

La storia a lieto fine di Chris e
                Malindi, gli agnellini nati dalle pecore salvate
                dall'Isola di Gorgona
Risultato video per youtube agnellini chris e malindi

 

Chris e Malindi sono gli agnellini nati da due delle pecore salvate dall'Isola di Gorgona, quando la scorsa estate gli animali dell'isola-carcere sono stati definitivamente portati via dopo una battaglia durata anni (qui la storia). Le pecore sono state distribuite tra vari rifugi e poi è arrivata la lieta - e inaspettata - sorpresa. La doppia nascita. «Chris ha avuto una doppia fortuna perché essendo maschio, se non fosse nato qui da noi, sarebbe stato macellato - racconta Corinna del Rifugio Hope - a Pasqua quasi tutti gli agnelli come lui che finiscono sulle tavole degli italiani infatti sono maschi. Invece invecchierà e morirà di vecchiaia con noi».

Due storie a lieto fine raccontare dalla Lav in un video per rilanciare la campagna per una Pasqua senza sangue e quindi all'insegna della scelta vegetale al 100% in cui si possono veder i due agnelli giocare e rincorrere le altre pecore. «Chris avrà anche la fortuna di continuare a vivere con la sua mamma - continua Corinna - Perché il legame tra madre e figli nelle pecore dura per tutta la vita, proprio come noi».

Intanto, come ci dicono i dati, anche nel 2020 sono stati macellati quasi 2 milioni e mezzo di agnelli e capretti, moltissimi per pranzi e cene di Pasqua e Natale. Un numero impressionante anche se i dati sono in discesa. Nel solo dicembre del 2020 sono stati uccisi 514. 752 mila agnelli (520.619.000 nel 2019), tra marzo e aprile dello stesso anno hanno subito la medesima sorte 488. 792.mila piccoli ovini (nel 2019 erano stati 558. 781.mila). A livello annuale si parla di .282.878 agnelli nel 2020 contro i 2.303.762 del 2019, e 2.258.606 del 2018.

I tre quarti degli animali giungono dall’Europa dell’est, in particolare da Ungheria e Romania, a bordo di Tir superaffollati, affrontano lunghissimi viaggi, con soste all’esterno dei mattatoi nazionali che possono durare anche tre giorni. «Questa nuova Pasqua in piena pandemia può e deve essere un momento di riflessione e di ripensamento delle proprie scelte alimentari - sottolinea Lav - L’optare per pranzi e cene anche festivi 100% vegetali sarà un modo di dimostrare la consapevolezza di quanto un futuro sostenibile per tutti, dipende dal nostro comportamento».

«Ingiustificabile la mattanza di agnelli,
                      quest’anno scegliamo la vita»

31 marzo 2021, 09:08 - Aggiornata il 31 marzo 2021, 09:19

Nessun commento: