sabato 10 agosto 2013

LEGGI PAZZESCHE: CONTRO FEMMINICIDIO E COSIDDETTA OMOFOBIA

Pare che l'Italia sia l'unico Stato al mondo in cui possano esistere aggravanti per reati commessi contro donne ed omosessuali. Si è introdotto il concetto che esistano fasce più protette rispetto ad altre. E questa legge sarebbe anticostituzionale perché discriminatrice rispetto a tutti gli altri cittadini. Un reato è reato indipendentemente dal fatto che venga compiuto contro donne od omosessuali. Supponiamo che sia una donna a commettere un reato nei confronti di un uomo, marito, fidanzato o chicchessia. Allora questo reato sarebbe meno grave? Si arriverebbe all'assurdo che il reato di omicidio commesso da una donna nei confronti di un uomo sarebbe meno grave. Inltre, forse il reato di violenza sarebbe meno grave se commesso nei confronti di uno che non sia omosessuale? Questi cosiddetti politici non si accorgono nemmeno delle conseguenze paradossali di chi vuole l'esistenza di fasce protette. Come quando si parlava di quote rosa a favore delle donne.  Che avrebbe significato che una donna godrebbe di maggiori benefici rispetto agli uomini perché, poverette, nascerebbero sceme rispetto agli uomini. Nello stesso modo in cui la legge prevede un certo numero di posti di lavoro per quelli che hanno dei deficit psichici. Ma se sono proprio le donne che oggi occupano un numero maggiore di posti nella pubblica amministrazione cooperando alla disoccupazione maschile! Alla fine si dovranno invertire le parti. E poi diciamo, a proposito del cosiddetto femminicidio, che molte donne vanno proprio a cercarsela mettendosi con certi uomini. Le donne, già notava Schopenhauer (Il fondamento della morale), agiscono per natura più per emozioni di sentimento che per ragione. Se fossero capaci di usare più la ragione capirebbero anche in un solo giorno con che tipo di uomo hanno iniziato la relazione. Si può dire che hanno sostituito la ragione con l'utero. Anche da piccoli comportamenti si può capire la natura violenta di un individuo. Una volta domandai ad Alberoni come spiegasse il fatto che una donna fosse capace di innamorarsi anche di un delinquente. Mi rispose che la donna spera sempre di riuscire a cambiare il carattere dell'uomo. Ma sempre Schopenhauer scrisse (op. cit.) che cercare di cambiare la natura di un individuo è come cercare di cambiare la natura di un serpente velenoso togliendogli il veleno (che si riformerà). Insomma, pare che molte donne inizino la relazione con uomo per capriccio derivante da attrazione irrazionale senza prevederne le conseguenze. Si potrebbe dire che in molti casi abbiano la vocazione delle missionarie. Ma poi troppo tardi si accorgono che non è possibile la conversione da una natura ad un'altra. Chi è violento nasce violento.   
Vi è poi da considerare che la legge, in caso di separazione e di divorzio, richiesti per l'80% dalle donne secondo i dati risultanti dai tribunali, va sempre a favore delle donne anche quando la separazione avvenga senza che il marito sia riconosciuto colpevole. Il fatto è che la donna, quando si stufa sessualmente del marito, più spesso preferisce rompere il matrimonio e rifarsi altrove una vita sessuale. Il marito, invece, preferisce non rompere il matrimonio e farsi un'amante. Non sto a discutere qui che cosa sia preferibile. Anche prescindendo dal fatto che la monogamia è innaturale perché non esiste la fedeltà del maschio alla femmina in alcuna specie animale compresa tra i mammiferi. Come ci insegna l'etologia. Scrisse Aristotele una banalità soltanto apparentemente tale: il maschio può fecondare più femmine mentre una femmina può essere fecondata da un solo maschio. Da qui la tendenza naturale del maschio ad avere più femmine. La fedeltà del maschio è dunque contro natura. Soltanto tra gli uccelli esiste la fedeltà del maschio. Ma per un periodo assai breve. Quello necessario all'allevamento della prole. Poi ognuno torna libero per i fatti suoi. Sta di fatto che il marito, pur riconosciuto incolpevole in sede di separazione, è costretto dalla legge a lasciare la casa alla moglie se questa non ha altra casa che sia di sua proprietà, non essendo costretta dalla legge a tornare nella casa dei genitori. Tanto più se vi sono figli di mezzo. In pratica il marito, se non è ricco, è economicamente rovinato perché dovrà cercarsi un'altra casa, pagare l'affitto e un assegno di mantenimento della ex moglie, oltre che dei figli. Alcuni mariti sono finiti senza casa e in povertà. Ma di questo "ominicidio" non si scrive mai.          
Fa bene Putin a probire le luride pagliacciate pubbliche degli omosessuali, che non perdono occasione per dimostrare di essere anche stronzi oltre che anormali. La Russia rimane in Europa come ultimo baluardo contro la corruzione delle lobbies che ormai contagia l'Europa. Ed ogni forma di corruzione, come sempre, proviene dagli Stati Uniti. 

a foto Il mondo dello sport contro la legge anti-gay

    

4 commenti:

Sergio ha detto...

Per secoli gli omosessuali sono stati perseguitati, discriminati e anche uccisi (lo sono ancora oggi in Iran e in paesi africani). È giusto che non siano più perseguitati, uccisi e discriminati.

Ma la campagna mondiale a favore degli omosessuali ha ormai assunto forme demenziali e perverse. Ci manca solo che Napolitano proclami a reti unificate: incularsi è bello, provateci anche voi! Eppure Bergoglio non è tanto d'accordo. Ma forse Napolitano riuscirà a convincere anche lui ...

Insomma, siamo passati da un estremo all'altro. Chi dice oggi frocio rischia la galera. Ma chissà, forse la diffusione dell'omosessualità potrebbe contribuire al decremento demografico. Il fatto è che gli omosessuali oggi vogliono anche bambini, come Vendola che desiderebbe tanto un pupetto.

Certo Putin non può incoraggiare l'omosessualità perché la Russia ha solo 143 mln di abitanti, nemmeno il doppio della Germania.

Se accettiamo il reato di omofobia dobbiamo anche accettare quello di islamofobia: qualsiasi atteggiamento irrispettoso verso l'islam (a giudizio degli islamici) sarebbe reato. Buona notte. Avevamo sconfitto il cristianesimo, ormai morente, ed ecco diffondersi un'altra religione dieci volte peggio del cristianesimo (quest'ultima affermazione è ovviamente islamofobica e quindi reato, vero emerito coglione di Palermo?).


Pietro Melis ha detto...

Chi è il coglione di Palermo? Ve ne sono tanti

Sergio ha detto...

Leoluca Orlando. Ti cadono le braccia vedendolo in questa serie di foto di Repubblica:

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/08/08/foto/preghiera_di_fine_ramadan_migliaia_di_fedeli_al_foro_italico-64473951/1/#1

Niente da fare: i politici sono vere puttane (mi scuso con le puttane, che sono al confronto onorabilissime professioniste, le vere onorevoli). Al filosofo Ortega y Gasset la politica faceva schifo: un male purtroppo necessario (la sua esperienza in politica fu breve e infruttuosa).
La filosofia è la ricerca della verità, la politica la ricerca del compromesso. Ma qui Orlando va ben al di là del compromesso: cala vistosamente le brache, manca poco che gridi anche lui Allah è grande e Maometto il suo profeta. Ma che schifo.

Pietro Melis ha detto...

Già, non ci avevo pensato. Quel pazzo, avevo scritto, si era messo a pregare con quei pazzi. E oggi il papa, rappresentante di un cristianesimo suicida, ha chiamato fratelli i musulmani. Per evidenti ragioni politiche, non religiose. Crede che in questo modo i cristiani nei Paesi islamici non siano perseguitati o discriminati. Illuso.