domenica 16 dicembre 2018

L'IGNORANTE ROBERTO FICO: HA DETTO EGìDA INVECE DI èGIDA

Il Fico secco Roberto Fico, presidente della Camera alla trasmissione

Mezz'ora in più - RaiPlay



ha sbagliato accento. Ha detto egìda invece di ègida. La sua ignoraza è pari alla sua vocazione di sinistroide. La Sboldrina ha avuto un suo degno successore. Si è dichiarato favorevole al global compact, riguardante il
riconoscimento e l’incoraggiamento degli apporti positivi dei migranti e dei rifugiati allo sviluppo sociale”.
Il global compact è un trattato teso a creare una rete internazionale per una accoglienza di immigrati e rifugiati.
La Lega si è opposta a tale sciagurato trattato con cui si permetterebbe agli Stati occidentali una ulteriore invasione dall'Africa e dall'Asia. E perciò il governo si è opposto al suo riconoscimento evitando di andare alla Conferenza di Marrakesh in Marocco.  I 5S sono divisi e naturalmente il Fico secco rapresenta quelli favorevoli. Ma come mai la Lega ha permesso che questo individuo fosse eletto alla presidenza della Camera?     

L’Italia non è l’unico paese ad aver fatto dietrofront dopo l’iniziale entusiasmo e si accoda a Stati Uniti, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Austria, Bulgaria e Svizzera. 

Cos'è il Global Compact e perché Salvini non vuole saperne - Wired


https://www.wired.it › ... › Cos'è il Global Compact e perché Salvini non vuole saperne
28 nov 2018 - L'Italia ha fatto un passo indietro e nella prima metà di dicembre non parteciperà alla conferenza intergovernativa che a Marrakesh discuterà ...

3 commenti:

Sergio ha detto...

La Svizzera non ha ancora deciso. Il bello è che un suo rappresentante ha partecipato alla stesura del documento. Una mezza rivolta parlamentare ha indotto il governo a soprassedere per il momento, ma la questione è aperta. Il governo non era a Marrakesh per la firma, ma si riserva una decisione dopo la discussione parlamentare. È siccome potrebbe essere lanciato un referendum contro la decisione del governo, quest'ultimo cerca di aggirare l'ostacolo del referendum con un decreto non soggetto a referendum. Le elite sono sempre contro il popolo, anche nel paese della democrazia diretta.
Ma non hanno aderito al Global Compact - che piace tanto a Bergoglio - anche paesi importanti come l'Australia. Nessuno ci ha fatto sapere se Russia e Cina sono d'accordo (mi sembra proprio di no).

Il nuovo capo di stato maggiore italiano, Vecciarelli, ha detto recentemente che non è più necessario difendere i confini. Nel mondo di oggi quel che conta è la liberta di movimento degli individui perché possano "fare impresa". Avremo dunque ben presto miliardi di imprenditori tutti dediti a fare affari e "cittadini del mondo". E a che cosa servirebbero allora le Forze Armate? A garantire appunto la libertà di movimento! Qu siamo ormai oltre la follia. Un tipo come Vecciarelli dovrebbe essere deposto, processato e fucilato per alto tradimento. Invece si pappa uno stipendio da favola (è così che lui "fa impresa" pro domo sua).

Unknown ha detto...

Questo Presidente della Camera è il simbolo della continuità con il peggio di questo sedicente "Governo del Cambiamento". La cosa però non sorprende,avendo visto il Fico alla Commissione Vigilanza Rai, il cui operato parla chiaro. Con la sua gestione si è infatti potuto notare l'inserimento in bolletta del canone e dell'ulteriore scadimento della qualità, oltre al consolidamento dell"emolumento per Fazio.

Pietro Melis ha detto...

A Gilberto. Si sbaglia. Il canone nella bolletta elettrica fu introdotta dal Bomba Renzi. Ma questo governo l'ha conservata. Basta ricopiare in un conto corrente postale l'importo che, al netto del canone rai (a rate), si trova dentro il cerchio posto al centro della bolletta. Così mi ha detto il Servizio Elettrico Nazionale, che del canone se ne frega. La Rai non può avere il potere di negarmi il diritto di vedere tutti gli altri canali visibili gratuitamente. La Rai faccia come SKY (che io non ho e non voglio avere): oscuri tutti i canali Rai. Allora potrà pretendere il pagamento. Non si tratta di una questione di risparmio, ma di una questione di principio.