domenica 9 dicembre 2018

PRETI CHE MENTONO: GIUSEPPE E MARIA NON FURONO MAI PROFUGHI

Solo nel Vangelo di Luca (2, 1-14) si fa riferimento al fatto che Giuseppe e Maria (già in procinto di partorire) lasciarono Nazareth per trasferirsi a Betlemme perché il governatore della Siria (da cui dipendeva anche la Giudea) aveva ordinato nell'anno 8 un censimento (anche se la data non è sicura), per ottemperare al decreto di Cesare Augusto, che aveva ordinato un censimento universale, cioè riguardante tutte le popolazioni soggette all'impero di Roma. Giuseppe era originario di Betlemme (il Vangelo di Luca si inventa un Giuseppe discendente dalla stirpe di Davide, "della casa e famiglia di Davide"), e Betlemme era la città di Davide. Arrivati a Betlemme Giuseppe si fece registrare insieme alla moglie Maria. Luca afferma che Maria "diè alla luce il suo figliolo primogenito e lo fasciò e lo pose a giacere in una mangiatoia perché non vi era posto per loro nell'albergo". Da notare che in Matteo (1,24-25) si legge che Giuseppe si destò dal sogno in cui gli apparve un angelo per dirgli che non doveva aver timore di prendere in moglie Maria già incinta perché era stato lo Spirito Santo a generarlo. Giusepe allora "prese con sé sua moglie; e non la conobbe finch'ella non ebbe partorito un figlio, e gli pose nome Gesù". Si badi bene che, nonostante tutti i Vangeli siano stati scritti in greco, il verbo "conoscere" nel significato ebraico del termine significa un rapporto sessuale. Cosa strana che questo verbo non sia stato sottolineato per contrastare il dogma della verginità di Maria, che sarebbe rimasta vergine anche dopo la nascita miracolosa di Gesù, non partorito con seme maschile. Ma a parte ciò, il racconto di Luca (l'unico, ripeto, che faccia riferimento allo spostarsi di Giuseppe e Maria da Nazareth a Betlemme per il censimento) dimostra che Gesù sarebbe nato in una mangiatoia non perché non fossero stati accettati in Betlemme ma perché l'albergo era già pieno. Non si dice che l'albergo li avesse rifiutati. Il fatto che Gesù fosse nato in una mangiatoia non significa, come dice falsamente il papa, che questa umile nascita fosse predisposta per significare l'elogio della povertà in contrasto con la missione divina di Gesù, pur ritenuto figlio di Dio. E in conclusione, il trasferimento da Nazareth a Betlemme non significa affatto che Giuseppe e Maria fossero stati profughi a Betlemme. E tutto ciò per concludere falsamente e sfacciatamente che bisogna andare incontro ai profughi. Anzi, il racconto di Luca dimostra il contrario: quando non vi è posto in albergo bisogna andar via dall'albergo. Giuseppe e Maria erano arrivati in ritardo a Betlemme, dove gli alberghi si suppone fossero già occupati perché altra gente era arrivata prima di loro a Betlemme per il censimento. Non vi potevano fare favoritismi. BENE. Se i preti, a cominciare dal papa, predicano follemente l'accoglienza si ricordino che non possono trasformare l'Italia in un albergo per  accogliere tutti gli invasori. E si badi che Giuseppe e Maria non erano affatto dei profughi perché erano comunque cittadini ebrei. Tanto è vero che avevano l'obbligo di registrasi come tali nella città di Betlemme dove Giuseppe era nato secondo il racconto evangelico.
Ma poi viene portata fuori la grossa balla della fuga in Egitto dove Giuseppe, Maria e il neonato Gesù si sarebbero rifugiati per sfuggire all'ordine di Erode di uccidere tutti i bambini che avessero meno di due anni, temendo che Gesù fosse ritenuto il nuovo messia e che dunque il suo trono fosse messo in pericolo. Grossa balla perché gli storici del tempo (come Flavio Giuseppe), pur dandoci notizia di tutti gli efferati omicidi voluti da Erode detto il grande, anche nei confronti della moglie e di alcuni figli, tacciono completamente di quella strage che poi è stata definita "strage degli innocenti". Da notare che è storicamente accertato che la la morte di Erode sia avvenuta nel 4 a.C. Dunque Gesù, a causa di un noto errore di Dionigi detto il piccolo (VI secolo), nacque comunque prima della morte di Erode, anche tenendo conto che il censimento disposto dal governatore Quirino avvenne nell'8 a. C. E in ogni modo, anche se il racconto della fuga in Egitto fosse vera, tale fuga si giustificherebbe in base ad una asserita persecuzione individuale nei confronti del bambino Gesù. Non solo. Morto Erode,  e scampato il pericolo, Giuseppe, Maria e Gesù tornarono in Israele. I cosiddetti profughi di oggi non hanno alcuna intenzione di tornare nel loro Paese di origine. Sono solo degli invasori. Per di più sono quasi tutti degli anticristo perché islamici. Questo bisognerebbe dire al papa e a tutti i pretacci che arrivano a falsificare il significato dei racconti evangelici. Che inoltre sono dei racconti privi di qualsiasi storicità.        
Ma quando si vuole difendere una causa sbagliata si possono scrivere solo menzogne.                              

Gesù, Giuseppe e Maria erano profughi? Come stanno ... - TPI


https://www.tpi.it/2018/12/09/gesu-giuseppe-maria-profughi/

6 ore fa - gesù giuseppe maria profughi | presepe | polemica | migranti | strumentalizzazione | fuga in egitto | betlemme | accoglienza.

Ed ecco il prototipo della figura di un pretaccio capellone anticristo

Il prete figlio dei fiori che non vuole si faccia il presepio






Testo di Federica Smoter




Vi sembra la foto di due fidanzati? No.  È la foto di un prete (maschio) con un "migrante". Fatevi delle domande, datevi delle risposte e ricordatevi Oscar Wilde: solo gli imbecilli non si fidano delle apparenze.
 

Il don che boicotta il presepe fa i milioni con l'accoglienza - Il Giornale


3 giorni fa -Eccolo, il parroco che boicotta il presepe per rispetto dei poveri e poi fattura milioni di euro all'anno. Dunque secondo don ...

2 commenti:

Alessio ha detto...

Professore, preti, pubblicitari e politici MENTONO sempre, sono le tre categorie di mentitori di professione….

Aizen ha detto...

Ottimo articolo.
Una precisazione/spiegazione utile sulla verginità di maria si trova su wikipedia. Vi invito a leggere.
saluti.

PS: ovviamente di questo passo la Chiesa si autodistruggerà, ma anche molti politici, non solo in italia, ma anche in europa, continuano a predicare "abbiamo bisogno di 10 milioni di immigrati nei prossimi 20 anni".
Questo è il vero NAZISMO 2.0.
Senza contare le decine di stragi di uomini e minoranze attualmente perpretate nel mondo, ma ahime si ricordano sempre e solo gli ebrei del 1942.