Una squadra, quella inglese, che ha vinto grazie ad un autogol della Danimarca e a un rigore palesemente INESISTENTE, come riconosciuto da tutti i commentatori in quanto il calciatore inglese è stato toccato in area di rigore quando stava già cadendo per terra. Ha vinto 2 a 1 contro una Danimarca rimasta in 10 all'inizio dei supplementari causa l'infortunio di un giocatore non più sostituibile per esaurimento delle sostituzioni. L'Inghilterra ha vinto in 12 contro dieci. Il 12° era l'arbitro. L'Italia può giocarsela contro l'Inghilterra perché può perdere solo per colpa sua e non per merito della Perfida Albione.
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1 commento:
Ill.Mo Professore,
Lei giustamente riporta la sconfitta danese ed elenca alcuni dei motivi più noti. Mi permetta di aggiungere qualcosa, notata dai tifosi danesi ma non denunciata da chi doveva vigilare sulla regolarità di gioco. Nel corso della partita, piuttosto accesa, sul campo e vicino alla porta danese compare casualmente un secondo pallone. Questo fatto ha un po confuso i giocatori danesi ma non quelli inglesi, che hanno segnato i goal. Come se non bastasse, portiere danese, arbitro e guardalinee erano spesso bersaglio dei tifosi, che utilizzando penne laser a mo di potenti torce elettriche, inviavano fasci di luce stretta ed accecante sugli occhi dei suddetti. La stampa inglese ha dato poco o nessun risalto alla cosa, così come ha fatto con la questione del nostro tricolore, sputato e calpestato dagli hooligans inglesi (strano che Mattarella non abbia chiesto all'ambasciatore di spiegare la cosa), mentre ne ha dato molto di più ai tre leoni inglesi, giocatori di colore insultati sui social dagli stessi tifosi britannici. Da questo si evince che in Inghilterra la condanna al razzismo c'e', ma solo se i tuoi antenati appartengono al continente nero. Difatti basta essere di altro colore, l'abbiamo visto in diverse occasioni, non ultima la nostra bandiera, ed ecco che tutto è permesso. Due pesi e due misure? Presumo di sì.
Saluti cordiali
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