domenica 31 agosto 2014

VITTORIA DI UNA GIUSTIZIA DI GIUDICI FUORI DI TESTA

Certamente questi "giudici" del Tribunale dei minorenni votano per la falsa sinistra. Tutto ciò che è anormale sembra ad essi normale. Anche la Corte Costituzionale (di composizione anticostituzionale a causa del porcellum, come ho spiegato altre volte) ha dimostrato di avere calpestato la Costituzione, dove all'art. 29 si fa riferimento alla "famiglia come società naturale fondata sul matrimonio". Lasciamo perdere il matrimonio che è qui un'inutile aggiunta in quanto la famiglia può essere costituita anche da genitori non sposati ma conviventi. Siamo veramente all'assurdo di "giudici" che ormai si sostituiscono alla legge perché non esiste una legge che consenta l'adozione ad una coppia di pederasti o di lesbiche. La colpa è di questo parlamento che è dominato dalla falsa sinistra ma non vuole scontentare una pattuglia di falsa destra al governo. 
Siamo arrivati all'egoismo di individui che non vogliono ammettere di essere anormali. Sino a quando questa anormalità se la tenessero fra essi poco male. Il fatto è che vigliaccamente vogliono metterci di mezzo anche dei bambini che ancora non possono decidere. Dunque, oltre che anormali sono anche vigliacchi. Sanno che senza una coppia maschio femmina non si può generare. Infatti non è mai esistito il parto anale per i pederasti o il parto verginale per le donne (tranne l'asserita verginità di Maria madre di Gesù, concepito con lo Spirito Santo, che è però un uccello se viene rappresentato con una colomba e non è l'uccello padùlo, l'uccello che vola sempre all'altezza del culo). E allora perché rendere normale l'anormalità? Oggi è proibito dagli idioti dire handicappato, perché prima si è cominciato a dire disabile ed oggi si deve dire diversamente abile. Ci manca poco che un cieco venga definito diversamente vedente. Allora, per coerenza, questi idioti dicano almeno che i pederasti e le lesbiche sono diversamente normali. Così riconoscerebbero almeno che sono diversi. No. Non vogliono ammettere nemmeno questo. Per la falsa sinistra essi sono normali. E pertanto non può esistere più alcuna differenza NATURALE tra il culo e la vagina. Perché è questo che tacitamente, ma non espressamente per non apparire ridicoli, si vuole dire. Ma l'abolizione di questa differenza rimarrebbe tuttavia un fatto privato se da questa aberrazione non si volesse far scaturire una peggiore aberrazione, una sorta di malattia "culturale" che va contro natura. Questa peggiore malattia consiste nell'avere inventato un diritto all'adozione da parte di una coppia di pederasti o lesbiche CON L'AGGIUNTA DELLA INSEMINAZIONE ETEROLOGA con "donazione" ANONIMA di spermatozoi (nel caso di una lesbica) o di ovuli e di utero in affitto da parte dei pederasti. Come mai nessuno, neppure della falsa destra, ha il coraggio di dire pane al pane e vino al vino usando il linguaggio veritiero che uso io? Perché viviamo in una società corrotta dall'ideologia del relativismo, che dà luogo all'ideologia della società multiculturale (e multirazziale).
Io mi domando: come crescerà quel bambino che si vede in casa due "uomini" o due "donne"? Che risponderà a quei compagnetti (e poi compagni quando crescerà) che vedranno sempre un "uomo" o "una "donna" accompagnarli a scuola? Ma ce l'hai un padre (se vive con due lesbiche)? Ma ce l'hai una madre (se vive con due pederasti)? Che cosa può rispondere? Nulla. Ma il trauma maggiore consisterà nel fatto che si domanderà sempre di più: ma chi è mio padre? Ma chi è mia madre? E che cosa gli risponderanno questi maledetti anormali egoisti e vigliacchi? Al massimo gli diranno da pazzi: tu hai due padri, tu hai due madri. Il bambino a questo punto, se non è deficiente, si accorgerà di vivere in una condizione ANORMALE, con gravi turbe nella psiche. Crescendo si rafforzerà in lui la domanda: chi è mio padre? Chi è mia madre?           
Un mio conoscente, quando dovette chiedere (mi riferisco agli anni '60) il certificato di battesimo per sposarsi in chiesa, scoprì di essere un figlio adottivo. Gli venne un colpo. Domandò subito irato alla madre: ma chi è allora mio padre?  Il suo trauma durò assai poco perché la madre gli spiegò che il padre risultante adottivo era in realtà anche il padre biologico. Ma non aveva potuto riconoscerlo come figlio biologico perché i genitori non erano ancora sposati, essendo il padre vincolato da un precedente matrimonio con una donna da cui non aveva potuto avere figli. Tramite l'appoggio del potente cardinale Alfredo Ottaviani, braccio destro di Pio XII e fratello di  Rosvilde amica della sorella del padre, questi era riuscito a far riconoscere i figli almeno come figli adottivi. Si era ancora ben lontani dalla legge sul divorzio. Dunque la madre disse la verità al figlio raccomandandogli tuttavia di non dire la verità ai due fratelli. Che conobbero la verità dallo stesso padre pochi mesi prima della sua morte. Per questo uno dei due fratelli ogni volta che alla TV si faceva un riferimento storico a Guglielmo Marconi, si domandava tra sé e sé: ma perché mio padre ce l'ha tanto con Guglielmo Marconi per avere ottenuto l'annullamento ecclesiastico del suo matrimonio? E così seppe dopo molti anni che anche il padre aveva tentato, sempre inutilmente, di avere l'annullamento del matrimonio, non esistendo ancora il divorzio. Rimasto vedovo della prima moglie il padre e la madre erano andati con una scusa a Roma per sposarsi di nascosto dai figli perché questi non sapessero che sino a quel giorno risultavano figli non biologici. La cosa naturalmente si sanò presto all'ufficio anagrafe con il matrimonio del padre e della madre. Ebbene, io sono quel fratello che si poneva quella domanda. 
E mi domando quale turbe avrei provato per il resto della mia esistenza se mio padre non fosse risultato anche padre biologico. L'avrei maledetto per sempre non riconoscendolo nemmeno come padre adottivo. Ne avrei condannato anche la memoria per il suo accanimento nell'avere voluto ad ogni costo dei figli non avendo potuto averli dalla prima moglie. Mi avrebbe infatti privato del mio diritto NATURALE di conoscere chi fosse il mio padre biologico, anche se per motivi diversi avrei maledetto anche lo sconosciuto padre biologico. Essendo stato privato della possibilità di conoscere la mia discendenza da parte paterna. E ciò anche per una questione di anamnesi medica, che viene impedita a coloro che nascono da padri o madri sconosciuti. 
Eppure questa è la situazione che la follia politica di oggi sta coltivando con l'inseminazione eterologa per compiacere a pederasti e lesbiche o a coppie in cui uno dei coniugi sia sterile. L'inseminazione eterolga è dunque una follia e una vigliaccata nei confronti di innocenti privati del loro diritto di conoscere i loro avi. Soprattutto poi se si tratta di inseminazone eterologa ANONIMA. Cartesio all'inizio del Discorso del (e non sul) metodo dice che "il buon senso è la cosa meglio distribuita nel mondo perché nessuno pretende di averne più di quanto ne abbia" (ho citato a memoria). Maledetto Cartesio (sulla cui fisica feci la tesi di laurea): il buon senso è la cosa peggio distribuita nel mondo. E tanto meno se ne può trovare oggi in questo Occidente corrotto dal relativismo.   
Giudici pazzi sono arrivati persino a negare ai genitori biologici il riconoscimento dei figli dopo l'errore dello scambio di embrioni.    

La Stampa - Roma, il Tribunale dei minorenni riconosce l ...

1 commento:

Sergio ha detto...

Pur essendo agnostico e anche anticlericale (ho passato tutta la mia infanzia e giovinezza con suore e preti) devo dire che la posizione della Chiesa in materia di procreazione - no alla fecondazione artificiale in qualsiasi forma - mi trova oggi sempre più consenziente, anche in considerazione dell'esplosione demografica. Il figlio a tutti i costi - e soprattutto a spese della collettività: non dimentichiamo che i trattamenti per la fecondazione assistita costano e non sono sempre efficaci, tutt'altro - più che un segno di egoismo mi sembra una vera e propria fissazione, dunque una patologia. Il diritto alla genitorialità, anche per lesbiche e pederasti, è un'aberrazione che solo giudici malati di testa potevano inventarsi. Ormai tutti rivendicano diritti, su parla sempre e solo di diritti, di nuovi diritti, di doveri non parla più nessuno. Il dovere per es. di lavorare, di far bene il proprio lavoro.