lunedì 10 dicembre 2018

L'ONU E LA FARSA DELLA CARTA UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


Oggi ricorre il 70° anniversario della Carta dell'ONU. Un carrozzone contraddittorio perché ne fanno parte anche tutti gli Stati che nella loro politica sono una patente violazione degli asseriti diritti umani. Si pensi che ne fanno parte anche tutti gli Stati islamici, compresa l'Arabia Saudita che ha un governo assolutista e teocratico retto da una famiglia e privo di qualsiasi traccia di democrazia. Ciò che segue è tratto dal mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica. L'Occidente e i diritto naturale (2006). 
L’assurdo che sta oggi vivendo l’Europa, e più in generale l’Occidente, è di non aver imparato la lezione dell’ebraismo rinunciando nella sua Costituzione – ormai già morta, come avevamo augurato in un nostro precedente saggio del 2004 – alle sue radici greco-romano-cristiane, non giudaiche, per non dispiacere, oltre che agli islamici, anche agli ebrei credenti, cioè proprio a coloro che sono sempre riusciti a sopravvivere dall’antichità come popolo unicamente difendendo la propria identità culturale - anche se male concepita intorno ad una vuota ritualità religiosa, ancora pagana - e predicando per proprio interesse il cosmopolitismo agli altri, mentre l’Occidente, aprendosi al multiculturalismo dell’immigrazione multirazziale, si destina, nella cultura del relativismo, ad una sua sparizione come identità della non identità dei principi universali della scienza e del diritto naturale, estraneo alla religione ebraica e all’islamismo, oltre che alle culture asiatiche non islamiche.           

Basti considerare gli indecenti articoli della tragicomica Dichiarazione del Cairo sui Diritti dell’Uomo nell’Islam del 5 agosto 1990. Essa nel preambolo  riafferma “il ruolo civilizzatore e storico della ummah islamica che Allah fece quale migliore nazione, che ha dato all’umanità una civiltà universale”. Essa riconosce “i diritti umani …in accordo con la shari’a islamica…contenuti nel Libro della rivelazione di Allah attraverso l’ultimo dei suoi Profeti a completare i precedenti messaggi divini”. Pertanto “tutti gli esseri umani formano un’unica famiglia i cui membri sono uniti dalla sottomissione ad Allah e dalla sua discendenza da Adamo…Tutti gli esseri umani sono soggetti ad Allah…” (art. 1). “La vita è un dono dato da Allah…ed è vietato sopprimere la vita tranne che per una ragione prescritta dalla shari’a…”(art. 2). “I genitori hanno il diritto di scegliere il tipo di educazione che essi desiderino per i propri figli, a condizione che essi (siano)...in conformità con i valori e i principi della shari'a…”. (art. 7). “Lo Stato garantirà…la pluralità di offerte educative nell’interesse della società e in modo da rendere capace l’essere umano di familiarizzarsi con la religione dell’Islam…”.(art. 9). “L’Islam è una religione intrinsecamente connaturata all’essere umano” (sic!). E’ proibito…convertirlo a un’altra religione o all’ateismo” (sic!) (art. 10). “Gli esseri umani nascono liberi …e non esiste soggezione se non ad Allah l’Altissimo” (art. 11). “Non c’è crimine o punizione al di fuori di quanto previsto dalla shari’a…” (art. 19). “Ogni individuo ha il diritto di esprimere liberamente (sic!) la propria opinione che non contravvenga ai principi della shari’a…L’informazione… non può… violare la santità e la dignità dei Profeti…o indebolirne la fede (sic!)” (art. 22). “Tutti i diritti e le libertà enunciate nella  presente Dichiarazione sono soggetti alla shari’a islamica” (art. 24). “La shari’a è la sola fonte di riferimento per l’interpretazione di qualsiasi articolo della presente Dichiarazione” (art. 25).

 Di fronte ad una tale assurda e folle Dichiarazione, che, contravvenendo anche alle comuni conoscenze scientifiche, si pone come fondamento di una legislazione statale facendo ancora, scandalosamente, riferimento ad Adamo come origine dell’umanità e facendosi carico di difendere la “sacralità” dell’Islam come religione “connaturata all’essere umano” – mentre ormai da tempo anche la Chiesa cattolica ha accettato come verità scientifica l’evoluzionismo darwiniano con un documento del 1996 – di fronte ad una Dichiarazione che giustifica la libertà umana soltanto se non è in contrasto con il Corano e perseguita come colpevole di reato un cittadino di un Paese islamico che rifiuti la religione islamica o per conversione ad altra religione o perché ateo – di fronte a tutto ciò l’Europa, invece di sbarrare l’ingresso agli islamici, che con la suddetta Dichiarazione, e nel rispetto del loro precetto religioso della dissimulazione, sono nemici di uno Stato laico e liberale, risponde con il silenzio e il disarmo del multiculturalismo da suicidio[1]che vieta addirittura di parlare di superiorità dell’Occidente, anche di fronte ad una palese dimostrazione della sua superiorità, data anche dal fatto che l’immigrazione avviene dai Paesi islamici verso l’Occidente, mentre non avviene il contrario, e nessuna scoperta scientifica continua a provenire, perché non può provenire, dal mondo islamico, parassita dell’Occidente. E l’Onu, che non dovrebbe avere tra i suoi membri i Paesi che hanno sottoscritto la suddetta Dichiarazione, perché in contrasto con i principi laici della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo approvata dall’assemblea dell’Onu del 10 dicembre 1948, tace anch’essa per opportunismo politico, squalificandosi con il rendersi priva di ogni credibilità giuridica.

La follia politica della solidarietà e dell’accoglienza di una immigrazione permanente che ha sempre premiato con sanatorie i clandestini – invece che temporanea e selezionata, anche impedendo l’ingresso di islamici – con la follia più grave che vorrebbe aggiungere il diritto alla cittadinanza per causare tutti i danni conseguenti ad un aumento della popolazione in un territorio già affollato, predicando utopisticamente un’integrazione anche di coloro che, come gli islamici, non possono essere integrati, sta preparando nuovi conflitti sociali su basi sia religiose che economiche a causa di una futura maggiore disoccupazione conseguente ad una maggiore concorrenza  per i posti di lavoro, anche nell’amministrazione pubblica se gli immigrati otterranno la cittadinanza. E di ciò pagheranno le spese le future generazioni, che dovranno maledire i portatori di simile follia, che alimenta l’utopistica politica di integrazione, che è votata al fallimento, come dimostra la rivolta in Francia dei figli degli immigrati provenienti da Paesi islamici. Il risultato sarà comunque il degrado della società a causa di gruppi culturalmente non integrabili. E con la scusa di una loro emarginazione sociale interverrà il moralismo, contro la giustizia, per riconoscere ad essi corridoi privilegiati e l’assegnazione gratuita di case, come si è già fatto nei confronti degli zingari.





[1] Al ministro dell’interno che, partecipando al meeting di CL (agosto 2005), ha detto che le origini dell’Europa derivano da un “meticciarsi” di varie culture per  giustificare il multiculturalismo, ma per poi concludere con la fede in Cristo, bisognerebbe chiedere quanti libri ha letto nella sua vita per poter permettersi di dire tali sciocchezze da ignorante della storia. Certamente non conosce nemmeno le origini dottrinali del cristianesimo. Ma tutto fa brodo pur di giustificare, e contraddittoriamente, il multiculturalismo del “meticciamento”. Consigliamo a questo ministro, dal cervello meticciato,  una lettura di Spinoza per porre un po’ di ordine nella confusione che ha in testa, e poi di istruirsi sull’argomento prima di discettare.         

4 commenti:

Aizen ha detto...

Essenzialmente chi rimarrà saranno i musulmani (non li cambi, e sono un virus che si propaga attraverso le loro cagne), gli ebrei, e gli sfruttatori apolidi del liberismo globale.
Tutto il resto sarà mietuto come il grano secco.

Alessio ha detto...

Gli ebrei e i musulmani si odiano ma sono simili, anzi UGUALI direi. Infatti entrambi ritengono che la divinità (Allah o Jawvè) abbia dettato letteralmente anche le leggi politiche e quindi la Torah e la Shar'ia nascono dall'identica mentalità che confonde la religione con il diritto. Non solo, Torah e Shar'ia sono simili anche nella barbarie e nelle loro superstizioni, ad esempio prevedono entrambe le lapidazioni in caso di adulterio, la macellazione per ottenere carne Halal, la visione di Dio come un Padre-padrone viene ripreso dall'Islam dall'influsso dell'antico testamento e poi adattata alle leggi tribali arabe, ma in fondo anche l'Israele antico era fatto di tribù portatrici di una mentalità primitiva. Entrambi oltretutto hanno elaborato strategie di controllo della politica, della mentalità delle persone, anche se gli ebrei, lo riconosco, hanno fatto questo in maniera più intelligente ma per questo anche pericoloso, George Soros ne è un esempio. Ma secondo me non vinceranno tanto facilmente, la gente inizia lentamente ad aprire gli occhi, se ebrei e musulmani prevedono, con mezzi diversi, di dominare il mondo (e per certi versi lo fanno anche….) io ho una moderata fiducia sul fatto che non avranno gioco tanto facile come credono.

Aizen ha detto...

Ieri sera un altro cane musulmano ha ucciso persone.
Urge l'obbligo di abiura dell'islam in europa, pena il carcere e la confisca dei beni privati mobili e immobili.
Abolizione di ogni luogo di culto islamico, e persecuzione degli islamici.
Solo cosi se ne andranno con le buone.

Giancarlo MATTA ha detto...

Al lettore "aizen" :
per confortarci e confortarla, ci si informi di come in Cina le Autorità governative trattano i musulmani-veri (che sono una popolazione dell'Ovest cinese, chiamata "Uighur" se non erro). Ebbene, a quanto risulta le Autorità cinesi hanno imparato molto bene come si debbano trattare i musulmani... .