domenica 1 novembre 2020

CON LA CULTURA DEI TEATRI E DEI CINEMA NON SI MANGIA

Si suol dire che con la cultura non si mangia. Bisogna intendersi sul termine "cultura". E' cultura quella dei teatri e dei cinema? Dico di no. Serve a dare da mangiare solo a quelli dello spettacolo. Di cui si può fare benissimo a meno. Un teatro lirico o di prosa non è essenziale. Oggi la tecnologia può permettere di vedere da casa un'opera lirica o un concerto anche sul computer. Per quanto riguarda il teatro di prosa è meglio leggere il testo stando comodamente in casa. Oltre tutto si possono fare delle pause nella lettura, mentre nel parlato del teatro alcune parole possono sfuggire. La gente dello spettacolo protesta perché con il Covid-19 rimane senza lavoro. E chi se ne frega! Esistono tante edizioni passate che rendono inutili altre edizioni.  

9 commenti:

RIC ha detto...

condivido perfettamente .Ho mai capito perche' la cosi detta " cultura " sia un appannaggio di un settore limitatissimo e sovente privilegiato di banalita'-Mi sento dare dell' ignorante poiche' non amo visitare citta' d'arte , non frequento musei , e non vado ai concerti e non leggo Agatha Christie. ( preferisco Ortega y Gasset, M.Blondet, Ezra Pound , Marx, e libri di storia/ politica ).Ma devo sentirmi maggiormente ignorante perche' non amo la musica moderna e le canzoni dei giovani con i suoi rappresentanti tatuati come dei Maori , bendati come dei filibustieri, vestiti con un pigiama che arriva stretto sotto il ginocchio ma con il cavallo appena sopra.. ( forse e' per un costante problema di ritenzione ). Ma devo sentirmi vecchio, poiche' Mi piace AZNAVOUR , un grande che ha cantato La vita in tutti i suoi aspetti ..poi sono fuori moda oltretutto perche' mi piace la musica classica...
Devo sentirmi ignorante perche' da dopo il militare( Cecchignola ) a Roma sono mai andato a visitarla e mai ci andro'. Andare a vedere una citta' che per farsi notare deve farmi vedere un passato di 2mila anni fa', con dei " finti centurioni" attorno a dei ruderi per mostrare quello che e' stato fatto nel passato ( forse per nascondere il presente a cominciare dalle strade e dall' immondizia rovesciata )non mi interessa. Secondo me la cultura e' sapere, sapere tutto quello che e' possibile sapere per difendersi anche da quelli che sulla cultura ..ci mangiano.. Ci basti vedere il TOP della cultura moderna.. a tu si che Vales..

ambrogio negri ha detto...

Scusi Ric, non per contestarla ma per capire meglio. Lei considera non cultura la visita delle città d'arte, dei musei ... o è solo una scelta personale?
Secondo me cultura non è solo sapere, ma anche vedere, sentire, immergersi. Insomma il contributo non solo del pensiero ma anche dei nostri sensi.
Cordiali saluti

RIC ha detto...

ambrogio negri : non ho detto quello che dice lei. Rilegga bene . Generalmente sono responsabile di quello che scrivo , non di quello che vogliono intendere altri.

RIC ha detto...

ambrogio negri ; mi rendo conto che non ho risposto correttamente alla sua domanda. Provo a rimediare. Intendo dire che se la cultura ha una sua parte nella vita di tutti noi , ne vedo un abuso della parola in modo esagerato .Si fa passare per cultura e arte di tutto . Dai quadri di picasso che a vederli mi si contorcono i bulbi oculari e non mi dicono nulla ( anzi ) per passare a quegli pseudo musicisti che strimpellano una nota alzano la testa con gli occhi chiusi e vanno in trance.. (Paolo Conte ne e' un degno rappresentante ), senza dimenticare quei pupazzi di bambini impiccati sulla piazza di Milano passati come arte, e finire alla " merda d' autore " in scatola. Condivido pienamente che vedere , sentire ed immergersi appartiene al modo di percepire un messaggio piu' reale. Ma io non essendo per nulla un artista , amo vedere sentire
ed immergermi nei popoli e vederne tutte le sfumature .. Roma voleva esserne un esempio-la cultura e' diventata una scusa per mantenere certi personaggi..

ambrogio negri ha detto...

Mi riscusi Ric, se mi fosse stato chiaro il concetto non le avrei posto la domanda. Quello che leggo dal suo commento è: "... non amo visitare citta d'arte , non frequento musei , e non vado ai concerti... " e poi " ... attorno a dei ruderi per mostrare quello che è stato fatto nel passato ..." e ancora " Secondo me la cultura è sapere, sapere tutto quello che è possibile sapere ..."
Ora, io sarò un po' confuso, ma se lei definisce ruderi le testimonianze del nostro passato che definiscono quello che siamo oggi sia civilmente che culturalmente, sorge in me spontanea la domanda che le ho fatto. Tanto più che, non visitando lei città d'arte e musei, non capisco in che modo completa il suo sapere tutto quello che è possibile sapere. Oppure pensa che queste parti siano superflue? Tutto qui quello che mi incuriosisce senza voler giudicare. Ovviamente è libero non rispondere.
Cordiali saluti.

ambrogio negri ha detto...

Ric, il professor Melis filtra i commenti perciò quando ho scritto il mio secondo anche il suo secondo non era stato ancora pubblicato. Ora mi è un poco più chiaro quello che intende e, guarda che combinazione, sono d'accordo su molto del suo intendere. Però mi resta ancora il dubbio sul perché lei non ama visitare città d'arte, vale a dire la nostra storia, e musei, vale a dire la storia del mondo.
Cordiali saluti.

Pietro Melis ha detto...

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RIC ha detto...

ambrogio negri : E poi basta , ho nessuna intenzione di utilizzare lo spazio e la pazienza del Prof.Melis
per nostre interpretazioni di un mondo che ci circonda. Vado a caso, Venezia :citta' d' arte.( cosi dicono) puzza di fogna ad ogni angolo , topi grandi come castori che ormai fanno parte della cittadinanza...vigili che se ti siedi su un muretto aprono il libretto delle multe..se cadi in acqua vieni punito perche' fai..i fanghi gratis..Provi a cercare un servizio pubblico. Non le consiglio di mangiare un panino camminando, finirebbe ai PIOMBI, ormai obsoleti ma efficaci per questi reati. Poi a Venezia non basterebbe una mezza giornata ( per me e' stato un incubo interminabile..) la sensazione che non ti offrano una generosa partecipazione alla cultura la percepisci sulla pelle. Non andare al ristorante prima di aver stipulato un mutuo decennale.
Mi basta aver pagato due pizze e due birre 3 anni fa', 52 euro : Alle mie pacate richieste di rivedere i conti poiche' ritenevo esserci un vistoso errore si presento' il presunto titolare che mi disse: ma lei dove crede di essere ? Qui siamo a Venezia!!( lo stesso varrebbe per qualsiasi altra citta' d' arte. Anche questi comportamenti fanno parte delle citta' d'arte.

Pietro Melis ha detto...

FA si scrive SEMPRE senza accento.Sia che si tratti del verbo fare sia che si tratti di una locuzione avverbiale di tempo (tempo fa). Fa' è l'imperativo con troncamento del verbo fare.