Ricevo dal mio corrispondente di Torino ing. Giancarlo Matta la sua denuncia (da unire alla denuncia degli avvocati Sinagra e Lonoce) alla Procura generale di Roma contro i ministri Conte, Lamorgese e Speranza per grave colpa derivante dal loro grave ritardo nell'avere preso provvedimenti contro il coronaviurus nonostante si avesse già notizia del virus dall'anno scorso.
L'avvocato Ferretti querela Conte e Speranza
Gli avvocati Sinagra e Lonoce denunciano il governo
L'avvocato Taormina denuncia il governo per epidemia
L'avvocato Taormina denuncia il governo per epidemia
AL PROCURATORE DELLA
REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE ORDINARIO ROMA
Il sottoscritto , nato a , il
, residente a , espone quanto
segue, premettendo che:
15 Maggio 2019 L’ANSA dirama
una notizia, secondo la quale in Italia si conterebbe niente meno che il 30% di
decessi da infezioni ospedaliere di tutta la “unione-europea”. Il drammatico
problema riguarderebbe soprattutto gli over 75. A illustrare lo studio compiuto
su questa grave inefficienza è l'Osservatorio nazionale sulla salute e il
direttore Walter Ricciardi calcola che i morti in Italia per infezioni
contratte durante il ricovero siano 50 mila. Riferimento on line: http://www.ansa.it/…/allarme-rosso-infezioni-ospedaliere-49…
Dicembre 2019 In giorno non
noto, i Servizi Segreti americani allertarono l’omologo servizio nazionale
circa ciò che stava accadendo nella provincia di Wuhan, in Cina. A sostenerlo è
Fox News, autorevole emittente americana. In Italia la notizia è diramata
dall’Adn-Kronos (Coronavirus, Fox News: 'Rapporti intelligence avvertirono
governo italiano dei rischi’. 19 marzo 2020) Riferimento on line: https://www.adnkronos.com/…/coronavirus-fox-news-rapporti-i…
1° Gennaio 2020 Nel mondo e
in Italia si diffonde la notizia di un’epidemia influenzale sconosciuta, che
determina nei contagiati febbre e polmonite e risulterebbe molto pericolosa,
maggiormente nelle persone anziane e fisicamente fragili.
13 gennaio 2020 Secondo
l’AMIT, in Italia si verificano 10 mila morti all’anno per infezioni batteriche
contratte in ospedale. Costituiscono il 30% dei decessi per tale causa nella “unione-europea”.
Riferimento on line: http://www.ansa.it/…/italia-1a-morti-antibiotico-resistenza….
Tale studio era stato anticipato dall’Istituto Superiore di Sanità nel
precedente novembre 2019, come riporta QuiFinanza on line, nell’edizione del 19
novembre di quell’anno, in cui si precisa che “i soggetti maggiormente coinvolti
sono maschi (65,2%), tra 60 e 79 anni (48,5%), ospedalizzati (86,1%) e, tra
questi, la maggioranza si trova nei reparti di terapia intensiva (38,3%)”.
Riferimento on line: https://quifinanza.it/…/troppi-antibiotici-10mila-m…/328816/
16 Gennaio 2020 Prima
relazione pubblica dell’Istituto Superiore di Sanità sulla diffusione del Covid-19
in cui si raccomanda, tra l’altro, di “rafforzare, in particolare nei Pronto Soccorso
e nei dipartimenti di medicina d’urgenza, le misure standard di prevenzione e
controllo delle infezioni”. Riferimento on line: https://web.archive.org/…/www.epicent…/coronavirus/2019-nCoV
20 gennaio 2020 Viene
diffusa la notizia che il contagio si trasmette da persona a persona. La fonte
è la National Healt Commission di Pechino. Riferimento: Corriere della Sera del
21 gennaio 2020. Fiumicino è uno dei tre Aeroporti con voli diretti per Wuhan.
Riferimento: Corriere della Sera del 21 gennaio 2020. Lo stesso quotidiano
riferisce di un caso di contagio da Covid-19 a Washington.
21 gennaio 2020 Si
definiscono meglio le caratteristiche del nuovo morbo che sarebbe “causa di una
nuova sindrome respiratoria acuta, con febbri e sintomi parainfluenzali che su
persone anziane e debilitate ha prodotto gravi polmoniti, in alcuni casi
letali”. Riferimento: Libero 22 gennaio 2020. La Cina decide di isolare la
Regione di Wuhan, con blocco di treni e aerei. Riferimento: Corriere della sera
del 22 gennaio 2020.
22 gennaio 2020 Le vittime
da Covid-19 in Cina sono 17. Riunione della “Task Force” operativa del
Ministero della Salute cinese e missione dell’OMS a Wuhan. Riferimento: Italia
Oggi del 23 gennaio 2020.
23 gennaio 2020 All’Aeroporto
Malpensa di Milano sbarcano due turisti cinesi i quali giungeranno il 29
successivo a Roma dove saranno bloccati e individuati come contagiati dal
Covid-19, Riferimento: Corriere della Sera, 31 gennaio 2020. È interessante
perché la stampa indicherà -e indica ancora- come “contagiato 1” un ragazzo di
Codogno ammalatosi alla fine di febbraio, a dimostrazione di come, all’inizio
della crisi, l’unica preoccupazione del governo fosse quella di tutelare la
comunità cinese in Italia.
24 gennaio 2020 Il primo
malato di Covid-19 risulta essere stato ricoverato in un ospedale di Wuhan l’8
dicembre 2019 e, non essendo ancora chiara la malattia, si parla di “malattia
misteriosa”. Da quel momento, per sette settimane, da Wuhan sono partite verso
il resto del mondo circa 30 mila persone al giorno. Riferimento: Corriere della
Sera del 25 gennaio 2020. Segnalato un caso sospetto di Covid-19 a Parma, si
tratta di un musicista rientrato da Wuhan. Riferimento: Corriere di Bologna del
25 gennaio 2020. Primi tre contagiati in Francia. Riferimento: Corriere della
Sera del 25 gennaio 2020. “L’escalation delle notizie è preoccupante.
Preoccupazione e cautela, tuttavia, sono un’altra cosa rispetto all’allarmismo
che in questi giorni prolifera più velocemente del virus e rischia di fare
gravi danni ... la preoccupazione è anche sulla Cina, il regime tenta di
mostrarsi al mondo come una potenza responsabile ma che secondo vari esperti ha
preso precauzioni troppo deboli finora, e troppo tardi”. Riferimento: Il Foglio
del 24 gennaio 2020.
25 gennaio 2020 La Cina
dichiara l’aumento del 60% dei contagi in due giorni. Riferimento: Corriere della
Sera del 26 gennaio 2020. Gli americani evacuano dalla Cina. Riferimento: La
Repubblica del 26 gennaio 2020. 28 gennaio 2020 Individuato in Germania un
contagiato di Covid-19, è una persona che non è mai stata in Cina. Riferimento:
La Repubblica de 29 gennaio 2020. 30 gennaio 2020 Dichiarazione di emergenza
internazionale di salute pubblica per il Coronavirus dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità.
La Regione Emilia Romagna
organizza una “task force” e decide di predisporre due “stanze per isolamento
restrittivo per Provincia, riservate ai pazienti sia gravi che stabili”, di cui
una con supporto respiratorio, e di “non mettere in isolamento i pazienti
sintomatici provenienti dal Sud-Est asiatico a eccezione della zona di Wuhan.“
Riferimento: La Repubblica del 31 gennaio 2020.
30 gennaio 2020 A Bologna e provincia
le mascherine diventano introvabili. In Emilia i cinesi fanno incetta di
mascherine da spedire a Wuhan. Le mascherine sono prodotte dalla locale ditta
ZABBAN che, però, le fa realizzare proprio a Wuhan. Riferimento: Corriere di
Bologna del 31 gennaio 2020.
31 gennaio 2020 A seguito
del diffondersi delle notizie sul contagio in Cina, il governo -che pur
dichiara come non ci sia nulla di cui allarmarsi- proclama per sei mesi lo
stato di emergenza e fa pubblicare la delibera dalla Gazzetta Ufficiale del
successivo 1 febbraio. Riferimento on line: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/…/2020/02/01/26/sg/html
2 febbraio 2020 La comunità
cinese di Bologna da due settimane fa incetta di presidi sanitari da spedire a
Wuhan (10 mila mascherine, 550 tute e 10 mila guanti). Riferimento: La
Repubblica del 2 febbraio 2020. 3 febbraio 2020 Si ferma la produzione della
Pelliconi di Ozzano per commesse cinesi. Riferimento: Corriere di Bologna del 4
febbraio 2020. Un ristorante cinese di Via Stendhal chiude per “quarantena
volontaria”. Chiusa anche la Scuola cinese gestita dalla Assomin. Riferimento:
La Repubblica del 4 febbraio 2020.
6 febbraio 2020 L’IMA annuncia
la chiusura dei due stabilimenti in Cina. Riferimento: Corriere di Bologna del
7 febbraio 2020.
Non solo si è consentito lo
svolgimento a Milano della partita di calcio Atalanta-Valencia, ma anche la
partita di calcio Brescia-Napoli, svoltasi appunto a Brescia. Si è consentito,
inoltre, lo svolgimento del Festival della Canzone italiana a Sanremo. Si è
consentito lo svolgimento del noto Carnevale di Venezia cui fu posta fine
anticipata proprio il 23 febbraio 2020. Si è, infine, consentita in data 15
febbraio 2020 la manifestazione promossa dal Movimento 5Stelle di protesta per
il paventato accoglimento dei ricorsi di ex parlamentari contro il taglio dei
cosiddetti “vitalizi”; a tale manifestazione svoltasi a Piazza Santissimi
Apostoli a Roma, parteciparono migliaia di persone provenienti da ogni parte
d’Italia. Quanto precede rende chiaro come il contatto fisico di migliaia di
persone negli Stadi o nelle piazze può avere favorito la trasmissione del
contagio poi apparso nella sua tragica dimensione da lì a pochi giorni. Quanto
precede sarà facilmente confermato in sede di indagini di Polizia Giudiziaria
disposte dal P.M. designato. Tali preoccupanti notizie, riportate da importanti
organi di stampa, non potevano non essere note al presidente del Consiglio
Giuseppe Conte e ai Ministri Roberto Speranza e Luciana Lamorgese. In data 25
marzo 2020 un comunicato ANSA, riferisce, a conferma della gravità della
situazione già nota da tempo, che fin dal 1° gennaio 2020 il virus era presente
in Lombardia.
A conferma della spaventosa
gravità della situazione insorta e già nota da tempo, si riporta che: 24 marzo
2020 Angelo Borrelli: “Il 31 gennaio questo governo ha dichiarato lo stato di
emergenza e bloccato i voli da e per la Cina, mi sembra che abbiamo compreso
subito che questa epidemia era una cosa seria” (tuttavia, come si dirà in
prosieguo, quantomeno dal 31 gennaio al 23 febbraio 2020 non fu adottato alcun
provvedimento nonostante, come detto, la consapevolezza della gravità della
epidemia). Domenico Arcuri: “Dobbiamo garantire più macchine, più posti letto,
più personale: dobbiamo implementare una rivoluzione del nostro sistema
sanitario”. Arcuri sottolinea che sarebbero stati distribuiti 135 ventilatori
per le terapie intensive e ne sarebbero stati distribuiti 121. “Siamo passati
da 13 a 73 ventilatori distribuiti al giorno. Sono ancora pochi e confidiamo
che i numeri possano rapidamente crescere”. I posti di terapia intensiva sono
passati da 5.343 a 8.370, con un aumento del 60% (a parte la dichiarata
insufficienza dei presidi sanitari resta che, come detto, per circa un mese il
Governo è rimasto totalmente assente e inattivo). Bloccato nel porto di Ancona
dalla Guardia di Finanza un carico di attrezzature per la ventilazione
polmonare destinati alla Grecia da una ditta milanese. Sequestrati 1.840
circuiti respiratori (tubo, pallone, valvola e maschera respiratoria) da
utilizzare per i pazienti in condizioni critiche. I dispositivi sequestrati
saranno consegnati alla Protezione Civile per gli aiuti ai presidi ospedalieri
italiani. Denunciato il rappresentante legale della Società italiana, con sede
in provincia di Milano, che ha tentato la vendita. Riferimento ANSA online: https://www.ansa.it/.…/coronavirus-bloccato-a-ancona-carico ...
25 marzo 2020 Sono oltre
cinquemila gli operatori sanitari italiani contagiati da Covid-19. Emerge da
una lettera del Sindacato ANAAO ASSOMED al Presidente dell’Istituto Superiore
di Sanità, Silvio Brusaferro, in cui viene chiesto di intervenire
immediatamente per garantire gli strumenti di protezione individuale.
Riferimento ANSA online: https://www.ansa.it/.…/coronavirus-protezione-civile-governo.
Dunque, ancora al 25 marzo
2020 si denuncia la insufficienza delle misure adottate dal Governo a
protezione degli operatori sanitari per evitare ulteriori contagi di questi,
oltre i 5.000 già verificatisi. Quanto da ultimo riportato conferma la gravità
della situazione (nota già quantomeno dal mese di gennaio 2020) e la
insufficienza e tardività delle misure adottate. Quel che incontestabilmente
emerge, tuttavia, è la totale “latitanza” del Prof. Giuseppe Conte e dei
Ministri Roberto Speranza e Luciana Lamorgese che, quantomeno dal 31 gennaio al
23 febbraio (si dirà in seguito), hanno omesso di adottare con urgenza le
necessarie azioni a tutela della salute dei cittadini e del personale medico e
paramedico, ma anzi producendosi in dichiarazioni “rassicuranti” e non vere,
come i fatti hanno dimostrato; e comunque –la Ministro Luciana Lamorgese– a
tenere aperti i porti ( e anche in merito a questo si osserverà infra ). La
conseguenza è stata quella di oltre 100.000 contagiati (solo quelli accertati)
e di circa 16.000 morti.
Premesso quanto precede,
1. si precisa
introduttivamente che, ai fini che ora interessano, non rileva la circostanza
della legittimità o meno del provvedimento del Consiglio dei Ministri del 31
gennaio 2020 che dichiara lo stato di emergenza nazionale con riguardo al D.Lgs.
n. 1 del 2018 il quale si riferisce alla organizzazione, alle funzioni e ai
poteri del Servizio della Protezione Civile, a proposito del quale più volte
viene evocata la “situazione di emergenza”, ma certamente non nel senso di una
emergenza nazionale che pone a rischio lo Stato nel suo insieme e che solo
potrebbe essere proclamata dal Parlamento in ragione di imminente pericolo in
pregiudizio della Nazione e della Comunità nazionale come nel caso in oggetto
(cui certamente non si riferisce il citato D.Lgs. n. 1 del 2018 che, viceversa,
ha riguardo a situazioni di profilassi e aiuto per il diffondersi di una
epidemia, poi indicata come pandemia dalla Organizzazione Mondiale della
Sanità).
2. Dal 31 gennaio 2020 (ma
le necessarie misure dovevano essere adottate già molto tempo prima in
considerazione di quanto già esposto e in considerazione altresì del fatto che,
come ovviamente noto a tutti, già da moltissimo tempo esisteva un collegamento
aereo in andata e in rientro tra l’Aeroporto di Orio al Serio e di Fiumicino, e
l’Aeroporto di Wuhan in Cina, con le conseguenze che si possono ben immaginare
in tema di diffusione del contagio) nessun provvedimento veniva adottato dal
Presidente del Consiglio dei Ministri e/o dai Ministri competenti, nonostante
la nota situazione di necessità ed urgenza per la quale il Consiglio dei
Ministri, se pur fuori da sua competenza, aveva dichiarato lo “stato di
emergenza nazionale” (la circostanza è prova della piena consapevolezza del
Governo in ordine alla gravità della situazione). Al contrario, il Presidente
del Consiglio dei Ministri, Prof. Avv. Giuseppe Conte, alla richiesta di
provvedimenti urgenti di quarantena per coloro che, italiani o stranieri
provenivano dalla Cina, rispondeva irresponsabilmente che non bisognava
provocare “allarmismi”.
3. Tra le altre diverse
citazioni che si possono fare, val la pena ricordare che il Segretario di uno
dei partiti di maggioranza parlamentare (PD) Nicola Zingaretti, dichiarava nel
mese di febbraio 2020 inoltrato, che non vi era nessun motivo di preoccupazione
poiché la malattia in oggetto era “poco più di un’influenza”. Il Sindaco di
Firenze, Maurizio Nardella, organizzò, si ricorda, una cena con numerosi
partecipanti in un ristorante cinese. Forse per ragioni tanto scaramantiche
quanto irresponsabili. È parimenti noto che lo “slogan” corrente nel trascorso
mese di febbraio era “abbraccia un cinese”. E al grave pericolo rappresentato
dalla situazione già presente in Italia, a chi sollecitava misure urgenti di
contenimento del contagio, veniva attribuita la qualifica di “fascista” o
“razzista” da parte di esponenti o di sostenitori della attuale maggioranza
parlamentare di governo.
4. Non è tutto: tra le
plurime circostanze indicative del clima generale di irresponsabilità, si
ricorda che fu consentito il 19 febbraio 2020 il regolare svolgimento della
partita di calcio a Bergamo tra la squadra “Atalanta” e la squadra di Valencia
(Spagna). A tale evento parteciparono allo Stadio circa 50 mila persone nella
quasi totalità provenienti ovviamente da Bergamo, da Milano e da località vicine.
5. Il generale clima di
leggerezza e superficialità non esonera da responsabilità il Presidente del
Consiglio dei Ministri che ha funzioni decisorie, propositive, di stimolo e di
coordinamento della complessiva azione di Governo, e non esime da
responsabilità precise i Ministri competenti per settore o materia. Ci si
riferisce al Ministro della Salute Roberto Speranza e al Ministro dell’Interno
Luciana Lamorgese.
6. Si può tranquillamente
affermare che si è dovuto attendere il D.L. 23 febbraio 2020, n. 6, per i primi
provvedimenti governativi rivolti a fronteggiare l’epidemia, poi pandemia, in
atto. Poi con il D.L. 8 marzo 2020, n. 11. A tale riguardo non rileva, per
quanto ora in oggetto, ogni considerazione relativa alla legittimità o meno
della “delega” che il detto D.L. conferisce al Presidente del Consiglio dei
Ministri delegato, appunto, a porre in essere con provvedimenti amministrativi
generali atti di esecuzione di quanto disposto nel D.L. in questione. Né rileva
in questa sede ogni questione relativa ad ipotesi di abuso di delega avendo il
Presidente del Consiglio dei Ministri posto in essere atti di esecuzione non
riconducibili al contenuto e alle previsioni dello stesso D.L. Così pure non
rileva il fatto che il Presidente del Consiglio dei Ministri “motu proprio”
abbia posto in essere successivamente atti di portata amministrativa generale
violativi della libertà di circolazione dei cittadini sul territorio nazionale
o limitativi del diritto di iniziativa economica. Ci si riferisce agli articoli
16 e 41 della Costituzione che consente tali limitazioni solo con atti resi
nella forma della Legge.
7. Quel che rileva in questa
sede è la inspiegabile inerzia da parte del Presidente del Consiglio e dei
Ministri direttamente coinvolti per specifiche competenze e responsabilità. Pubblicamente
il Prof. Avv. Giuseppe Conte in conversazione con la Signorina Lilli Gruber nel
noto programma televisivo “8 e mezzo” (più o meno nella seconda metà di
febbraio 2020) affermava tranquillamente che era stata adottata ogni misura
necessaria a fronteggiare l’epidemia da Covid-19 già in atto sul territorio
nazionale. Egli faceva specificamente riferimento alla adeguatezza dei presidi
di emergenza degli ospedali. In realtà, nessuna misura fu approntata quanto
meno per quasi tutto il mese di febbraio 2020 per meglio attrezzare le
strutture ospedaliere nel fronteggiare l’epidemia e così perdendo giorni
preziosi per la prevenzione dei contagi e per le cure.
8. I dati numerici
evidenziano che ad oggi i contagiati sono stimati in misura superiore ai 60
mila. In proposito si deve sottolineare che il provvedimento governativo di
isolare il territorio del Comune di Codogno (la cosiddetta “zona rossa”) e poi
l’intera Regione Lombardia più il territorio di circa 14 Province in altre
Regioni, fu adottato solo con D.L. 8 marzo 2020. L’incredibile è stato che il
contenuto di tale ultimo provvedimento fu reso pubblico (e diffuso ai media già
nel corso della medesima giornata, come testimonia il giornalista Pierluigi
Battista del Corriere della Sera su “Twitter”) prima ancora della sua
ufficializzazione e della sua cogenza, con la conseguenza (pur essa a tutti
nota) che consistenti masse di persone abbandonavano la Lombardia e le altre
Province coinvolte per ritornare nei propri Comuni nel Centro-Sud Italia e
nelle Isole (in particolare, la Sicilia). Conseguenza di questa tardiva azione
governativa è stata la diffusione (con un consistente numero di decessi) anche
al Centro-Sud d’Italia e nelle Isole, del contagio. Quanto ai deceduti, stimati
ad oggi ad oltre 8mila, vi è da tenere presente che l’insufficienza dei
ricoveri in ospedale per mancanza di spazio e il numero irrisorio delle camere
di terapia intensiva (per l’effetto degli scellerati tagli alla spesa sanitaria
protrattisi negli ultimi anni per una somma superiore ai 37miliardi di euro),
ha determinato la conseguenza che moltissime persone sono morte in casa per mancanza
di cure ospedaliere o sono morte in ospedale quando, tardivamente ricoverate,
le loro condizioni erano ormai compromesse e ne hanno determinato la morte.
9. Le disastrate condizioni
del sistema sanitario per le stringenti regole del pareggio di bilancio e del
rapporto PIL/Debito Pubblico, avrebbero imposto interventi urgentissimi
nell’allestimento di un numero adeguato di camere di terapia intensiva e di
disponibilità con immediatezza dei necessari respiratori polmonari, come delle
“mascherine” e delle altrettanto necessarie misure di protezione per i medici e
gli infermieri (e moltissimi di questi hanno perso la vita per tali mancanze e
omissioni).
Anche a tale riguardo
l’azione del Governo è stata totalmente assente per non meno di tre settimane
circa. I deceduti non avrebbero raggiunto il detto impressionante numero,
purtroppo ancora in crescita. A ciò si aggiunga che è notorio come gli ambienti
ospedalieri siano i luoghi dove, come esposto, è più facile contrarre ogni
genere di infezioni. E a tale riguardo si registra (o almeno sono ignote le
eventuali misure adottate dal Ministro della Salute Roberto Speranza) la totale
omissione di ogni azione governativa che la necessità e l’urgenza imponevano;
omissione protrattasi almeno fino alla metà del mese di marzo 2020. In molti
ospedali le persone affette da Covid-19 sono state curate promiscuamente con
altri degenti affetti da altre patologie, senza misure adeguate di separazione
tra i diversi “reparti” per evitare la trasmissione del contagio virale.
10. INOLTRE : nonostante la “U-E”
abbia deciso la chiusura della cosiddetta “frontiera esterna” del “territorio”
della “U-E” stessa, si è consentita la continuazione dell’ingresso nel
territorio nazionale di moltitudini di genti provenienti dall’Africa e da altri
Stati, enormemente superiore alle percentuali registratesi fino al mese di
agosto 2019 (con le note conseguenti ingentissime spese a carico del pubblico
erario). Qui non rileva la violazione o meno delle vigenti leggi in materia di
immigrazione, ma rileva il fatto che (pur in assenza di ogni necessità di
salvare vite umane) sia stato consentito l’ingresso a tali genti nei porti
italiani. Infatti, il salvataggio si esaurisce con la presa a bordo della
persona salvata. Le persone salvate dovevano essere condotte nello Stato della
Bandiera della nave, essendo questa territorio (mobile) dello Stato della
stessa, come pure dispone il Regolamento della “U-E” Dublino 3 (lo Stato di
primo ingresso che valuta le eventuali domande di asilo politico). Soprattutto
rileva, oltre che coinvolge, ai fini che ora interessano, la responsabilità del
Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese la quale ha consentito l’ingresso sul
territorio nazionale di genti non solo di identità ignota ma anche, a quel che
riferisce la stampa (fondatezza delle notizie che non è sempre possibile
verificare con precisione), affette in molti casi da gravi patologie anche
infettive. E ciò nonostante già da tempo vada diffondendosi sempre più in
numerosi Stati africani il contagio da Covid-19. Se ciò è vero, l’omissione di
ogni controllo sanitario (per tutti, o in molti casi) nei confronti di tali
persone, l’inutilità del loro raggruppamento in luoghi di quarantena facilmente
abbandonabili dai ricoverati (come è avvenuto e continua ad avvenire), in una
situazione epidemica già gravissima, ha aggiunto quantomeno il rischio di nuovi
e diversi focolai di infezione oltre a quelli del Covid-19 in Italia.
Tutto ciò premesso, si
chiede di accertare –disponendo le relative indagini– se le evidenziate
condotte (ove confermate) poste in essere per negligenza, imprudenza o
imperizia, ovvero per omissione di atti dovuti, dal Prof. Giuseppe Conte, dal
ministro Roberto Speranza e dal ministro Luciana Lamorgese, integrino o meno il
reato di cui all’art. 452 con riferimento all’art. 438 C.P.; configurandosi
tali condotte non nell’avere provocato l’epidemia, ma nell’avere omesso nei
tempi e nei modi necessari ogni misura di contenimento e di prevenzione,
consentendone la sua enorme diffusione, con l’impressionante numero avutosi di
contagiati e di deceduti. Così pure si chiede di valutare la sussistenza o meno
della ulteriore ipotesi di omicidio colposo plurimo per negligenza, sotto il
profilo omissivo, per mancata tempestiva adozione dei necessari provvedimenti
in presenza di una situazione dichiarata il 31 gennaio 2020 come di “emergenza
nazionale” dallo stesso Consiglio dei Ministri.
Il sottoscritto esponente
non è mosso da alcuna ragione personale o intento persecutorio e meno che mai
calunniatorio nei confronti dei nominati Giuseppe Conte, Roberto Speranza,
Luciana Lamorgese. Meno che mai il sottoscritto esponente afferisce ad
appartenenze partitiche, né ha alcuna finalità politica da perseguire. L’intento
dell’esponente è esclusivamente quello, come detto, che vengano accertate
eventuali responsabilità colpose per omissione, in capo alle persone prima
indicate, nella oggettiva constatazione che, si ripete ancora, dal 31 gennaio
al 23 febbraio 2020, in presenza di una situazione generale gravissima e di
generale conoscenza in Italia e all’estero, le persone indicate non hanno
adottato alcun provvedimento dovuto per contenere il diffondersi della epidemia,
poi pandemia, determinandone così ben più gravi conseguenze in termini di
contagi e di decessi.
IN SINTESI :
Già il 31 gennaio 2020 il
Governo Conte/bis sapeva benissimo che stava arrivando un’epidemia, come prova
il fatto che quel giorno G. Conte firmò il decreto di stato di emergenza
sanitaria, subito pubblicato, in cui si scrive che occorrono misure eccezionali
di prevenzione; poi però, per oltre un mese, non ha preso le misure per
contenere il contagio. Perché ? Fu un errore ? Una coincidenza ? Fu negligenza
? Anzi, assieme a N. Zingaretti e altri, diffondeva dichiarazioni rassicuranti
e minimizzanti : tutto è sotto controllo. Fu un errore ? Una coincidenza ?
Negligenza ? Ha bloccato i voli in arrivo direttamente dalla Cina, non però gli
arrivi indiretti, via qualche scalo intermedio, quindi il blocco era inutile.
Fu un errore ? Una coincidenza ? Negligenza ? Il 30 gennaio M. Salvini aveva
chiesto il blocco degli arrivi dalla Cina e la quarantena per i già arrivati,
nonché altre misure urgenti. Successiva affermazione di G. Conte: “Qualcuno
dovrebbe pagare per le sciocchezze (…..) che dice”. Fu un errore ? Una
coincidenza ? Negligenza ? Intanto N. Zingaretti, capo del principale partito
di Governo, incitava alla fiducia e ad abbracciare i cinesi, mentre la sinistra
imprecava pubblicamente contro il razzismo dei “fascio-leghisti”. E R.
Speranza, ministro della salute, appena qualche settimana fa dichiarava:
“L’Italia è un grande Paese, con il più alto livello di salvaguardia e
sorveglianza sul coronavirus”. Fu un errore ? Una coincidenza ? Fu negligenza ?
Questo per oltre un mese. Quando il Governo Conte/bis ha deciso di istituire le
zone chiuse di Lombardia, circa metà Veneto e altre province, lo ha fatto
sapere pubblicamente con un giorno e mezzo di anticipo, e così ha indotto
migliaia di persone a fuggire dalle zone rosse verso il Sud, a propagare il
contagio. Un altro errore, un’altra coincidenza, un’altra negligenza ? Due
giorni dopo, G. Conte ha dichiarato zona rossa o zona protetta non più solo
tutta la Lombardia e altre 11 province, ma tutta l’Italia. Perché ha aspettato
due giorni ? Per permettere che quelli che scappavano dalle zone rosse
diffondessero il contagio nel resto d’Italia, oppure per un errore, o per una
coincidenza, o per negligenza ? Tutto questo ha implicato migliaia di morti e
danni economici enormi, forse irrimediabili. Chi ha commesso o quanto meno
favoreggiato il reato di epidemia (articolo 438 Codice Penale), se qualcuno lo
ha commesso o quanto meno favoreggiato ?
CONCLUSIONI dell’esponente
Pertanto, a
prudente valutazione del sottoscritto, i nominati membri del Governo vanno
indagati per C. G. conseguente alla diligenza minima che hanno dimostrata nei
comportamenti tenuti per gestire questa emergenza.
La
persuasione del sottoscritto è che quanto meno, salvo altro, i nominati membri
dell’attuale Governo siano responsabili di C. G. per avere posto in essere
diligenza minima nell’ambito di questa pubblica tragedia, e la loro C. G. si
erge al conspetto della nostra Italia cosi infelicemente governata, con
tremenda inequivocabile evidenza.
Il sottoscritto chiede che
il presente esposto sia trasmesso alla Procura della Repubblica di Roma per
l’unione al Procedimento n. 49875/20, P. M. Dottor Giorgio Orano, instaurato di
seguito all’esposto del Professor Avvocato Augusto Sinagra e dell’Avvocato
Alfredo Lonoce.
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