lunedì 27 aprile 2020

ORRORI DAGLI ALLEVAMENTI DI MORTE. NESSUN CONTROLLO


Il vedere certe terribili scene mi fa odiare non solo quei subanimali che le causano in quanto privi completamente di sensibilità, non dico umana, ma nemmeno animale. Infatti nemmeno gli animali sono capaci di tanta crudeltà perché quelli carnivori non allevano le loro prede e uccidono solo per motivi di sopravvivenza, mentre gli allevamenti di morte servono solo a quelli che campano sulla morte di animali innocenti sottoposti ad ogni sorta di sevizie. Né posso fare a meno di odiare coloro che ignorano o fanno finta di ignorare di quanta crudeltà e di quanto sangue grondi ciò che mangiano. Dovrebbe essere proibito fare pubblicità alle industrie della morte, come la pubblicità del prosciutto Beretta o del prosciutto di Parma. Nei pacchetti di sigarette sta scritto che  il fumo uccide perché cancerogeno. Lo stesso dovrebbe dirsi a coloro che si nutrono di cadaveri e che comunque alimentano gli allevamenti di morte come consumatori. Dovrebbe almeno esserci un controllo per smentire i truffatori che mettono sui pezzi di cadavere venduti nei mercati "benessere animale" dando ad intendere che gli animali, prima di andare al macello, siano vissuti liberi di pascolare.  FALSO! Sono stati schiavizzati in pochi spazi in contrasto totale con la loro natura.  Vedere il servizio di Rai3 Indovina chi viene a cena.  

1 commento:

bambilu ha detto...

fra un po' pensionati e pubblici, inclusa polly zia un piatto di pasta, se c'è, e via. Pezzenti morti di fame, ve lo sognetere il prosciutto e l'hamburger. E i pomodori senza cui non sapete campare, ma religiosamente raccolti dai color prugna, o ve li coltiverete sul balcone o nisba. Chi vive sperando, muore...defecando. Troppo poco !